Vi sono calciatori che, nel giro di pochi anni, esauriscono tutto il loro patrimonio e altri che hanno la capacità di reinventarsi negli affari.
Il mondo del calcio è molto variegato. C’è chi si costruisce un futuro molto solido dopo aver attaccato gli scarpini al chiodo con investimenti mirati e chi dilapida posizioni economiche che consentirebbero di far dormire sogni tranquilli a tre discendenze. In Sud America la vita si affronta con uno slancio ottimistico, a volte, controproducente nel mondo degli affari.
Tantissimi talenti sudamericani hanno sperperato tutto per inseguire la bella vita. Faustino “Tino” Asprilla, alla soglia dei 55 anni, può insegnare a tanti come si investono i risparmi accumulati. Con le maglie della Colombia, del Parma e del Palmeiras, ha creato calcio. Negli anni ’90 divenne un attaccante simbolo e, in ambito imprenditoriale, può essere considerato un punto di riferimento. La capacità di un imprenditore sta nel creare un meccanismo perfetto di guadagno che consente, senza lavorare una sola ora al giorno, di avere introiti sicuri.
In una intervista alla Gazzetta dello Sport il centravanti dichiarò: “La mia giornata tipica è sveglia a mezzogiorno, colazione abbondante a base di frutta. Poi, un bel riposino pomeridiano. Alla fine, una bella doccia, la cena e poi via: feste fino all’alba“. Durante l’esperienza calcistica italiana, Asprilla tornò spesso in Colombia, dove aveva un ranch nella città di Tuluá per divertirsi. Tutto lascerebbe pensare a difficoltà economiche 20 anni dopo il suo ritiro dal calcio, ma il buon Tino non se la passa male.
Gli investimenti mirati di Asprilla
L’attaccante colombiano ha trovato nuovi introiti per mantenere il suo stile di vita goliardico. Tino Asprilla ha puntato sull’azienda di famiglia, un’impresa che produce canna da zucchero e che ha ereditato da suo padre. Tra i fornitori della “San Carlos” c’è il Governo colombiano stesso che gli ha permesso negli anni di evitare qualsiasi impegno faticoso in prima persona. L’ex stella del Parma ha assunto tanti lavoratori e ha delegato il lavoro a uomini di fiducia. Sapete perchè Maradona non ha vinto il Pallone D’oro? Svelata la verità.
“Ho una buona azienda agricola che produce canna da zucchero al Governo – ha annunciato Asprilla – Io dirigo soltanto, a lavorare ci pensano i miei dipendenti, ne ho tanti“. Da 10 anni il patrimonio del colombiano è cresciuto, enormemente, grazie alle vendite sul web. I costi di gestione del business si sono ridotti e il commercio è diventato globale. Ha approfittato anche della Legge 1116 per una riorganizzazione aziendale, sfruttando i fondi messi a disposizione dalla Sovrintendenza alle Imprese. Potrà godersi una vecchiaia dorata nella sua amata Colombia.